La speranza non deve essere mai abbrandonata
Spesso, si dice, che una buona foto non ha bisogno di parole: io sono di questo stesso parere. Quello che mostro, però, con queste immagini è una realtà talmente intima e forte che forse non esistono parole e foto adatte a rappresentarla. Gli scatti non hanno scopo di denuncia sociale, ma semplicemente di testimonianza. Testimonianza di un legame tra me e queste famiglie, una finestra verso un mondo che vorrei riuscire a raccontare nel modo più veritiero possibile. Storie di genitori di figli a cui è stata diagnosticata una malattia rara, fratelli e cugini vittime di incidenti o casi di mala sanità. Molti di loro hanno trascorso intere giornate insieme a me, si sono messi a mia completa disposizione e hanno avuto piena fiducia nella mia visione per cercare di descrivere al meglio le loro condizioni, il loro dolore e le loro speranze. Un racconto fatto d’immagini. Sono storie dove si respira la morte ma parallelamente c'è un alto desiderio di vita. Una vita per molti vissuta con il calore della propria famiglia e degli amici, per molti altri invece in piena solitudine e abbandono. Piccoli angeli senza colpa. Famiglie normali che vengono catapultate in una condizione del tutto sconosciuta. Una malattia o un incidente colpisce, come un fulmine a ciel sereno, cambiando l'esistenza. Molti di loro scoprono forze che non pensavano di avere. Altri invece sono costretti a indossare una maschera e fingere che tutto vada per il meglio. Non possono vivere completamente la propria vita, perché imprigionati dall'amore e dal senso del dovere: devono assistere il proprio caro. Si cerca di allontanare i sensi di colpa dai cuori dei propri congiunti, ma a fine giornata si va a letto con la convinzione che non si è riusciti a dare abbastanza. Un passo dopo l'altro verso la morte, per quanto cerchi di allontanarla, si sa che arriverà e non busserà. Sofferenza e preghiera. Si chiede, si sogna, si cerca, ci si affida a qualcosa o a qualcuno che possa avere il potere di fare un miracolo. Speranza e consapevolezza s’incontrano, fondendosi. Guardate cosa ho fotografato, guardate cosa ho imparato e capito.